NUOVO CATASTO IN ARRIVO
Qualche modo inizia a prendere forma la riforma del Catasto. Il comitato presieduto da Daniele Capezzone, che è direttamente coinvolto nella fase di elaborazione del nuovo testo-base della delega fiscale, ha portato a compimento l'esame della sezione dedicata al Catasto, «prevedendo - riferisce LEGGI OGGI -alcune rilevanti modifiche al testo da cui era partita, e cioè quello passato alla commissione Finanze del Senato a margine della scorsa legislatura. Ciò che rimane invariato è l'impianto di fondo, ossia la nascita di due differenti dati: da un lato, emerge un valore patrimoniale mentre dall'altro una rendita catastale, entrambe definibili attraverso un algoritmo costruito su funzioni statistiche. Ciò che invece affiora come elemento nuovo è il rinvigorimento del "federalismo catastale", già sparito tre anni fa».
Quella con cui si ha a che fare, d'altronde, rimane un'opera impegnativa perché comporta l'eliminazione dei "vani", delle categorie così come delle classi (circoscritte a limitate unità) e la correlata sostituzione del 'datato' sistema con i metri quadrati. Innanzitutto, si richiederà la definizione degli ambiti territoriali attinenti al mercato immobiliare di riferimento.
«Può sembrare incredibile - commenta l'esperto fiscale dell'Unione Nazionale Consumatori Antonino Armao - ma oggi pagano di più immobili nuovi di periferia che immobili di pregio nei centri storici. Non solo: l'Isee viene determinato tenendo conto anche del patrimonio immobiliare e, quindi, una valutazione catastale iniqua degli immobili trasferisce i suoi effetti perversi anche sull'accesso alle prestazioni di welfare».
«Ci attendiamo -commenta il Segretario generale Massimiliano Dona - una riforma del catasto che rispetti la maggioranza degli italiani, garantendo più trasparenza e controllo sociale nei meccanismi di tassazione. E' fondamentale che si riconosca il valore sociale della sola prima casa di abitazione (e del solo immobile adibito alla piccola attività) e si colpisca, invece, chi, nascosto dietro una burocrazia di favore non ha mai pagato le giuste tasse per le grandi rendite catastali che detiene».